Gli orrori della guerra sullo sfondo e una prigionia che potrebbe non avere fine, con una risata che germoglia anche nel periodo più buio della storia. Al Teatro Fusco, Loris Leoci, Antonella Carone e Tony Marzolla sono protagonisti, sabato 27 gennaio alle ore 21.00, di “Tanto vale divertirsi”, il nuovo appuntamento con la fortunatissima stagione di prosa messa a punto dal Teatro Fusco in sinergia con l’Amministrazione comunale, e con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese. «Nella Giornata della Memoria – il commento del direttore del Teatro comunale Fusco, Michelangelo Busco – abbiamo voluto inserire nel palinsesto uno spettacolo capace di affrontare con leggerezza il tema della crudeltà dell’uomo, in cui il teatro e la comicità sembrano essere l’unica via di scampo per non pensare a tutto ciò che succede intorno a noi».
“Tanto vale divertirsi”, progettato, diretto e interpretato dagli “UNO&Trio”, Loris Leoci, Antonella Carone e Tony Marzolla, prende spunto dalle vicende che tanti attori, musicisti e ballerini affrontarono nel campo di transito di Westerbork (Olanda), tra il 1942 e il 1943, deportati con l’unica colpa di essere ebrei o di avere origini giudaiche. Molti nomi di spicco della scena teatrale europea passarono da Westerbork, come per esempio Camilla Spira, Max Ehrlich, Kurt Gerron, ma anche il pianista Willy Rosen o il duo swing “Jonny e Jones. Nel campo di transito olandese questi artisti diedero vita a un teatro in cui portavano il sorriso e qualche ora di spensieratezza non solo agli altri prigionieri, ma anche a carcerieri e aguzzini. Le loro performance si sono scontrate via via con scenari sempre peggiori: dopo i campi di transito si è passati ai ghetti e in seguito ai campi di sterminio.
Leoci, Carone e Marzolla si muovono su un palcoscenico essenziale e scarno, in attesa di un pubblico non meglio definito ma su cui aleggia un velo di terrore. Attraverso i semplici sorrisi che ribaltano le atmosfere di lutto e morte, gli “UNO&Trio” ci consegnano una storia di resilienza e di speranza, in cui il teatro e la comicità sono autentiche luci nel grande buio della Seconda Guerra Mondiale.
Damiano Nirchio cura la drammaturgia dello spettacolo, la scenografia e i costumi portano la firma di Pier Paolo Bisleri. Il light designer è Giuseppe Pugliese, l’arrangiatore delle canzoni e vocal coach è Isabella Minafra, mentre gli arrangiamenti musicali e strumentali sono di Vito Liturri. Dino Parrotta è il supervisore del ragtime, Rossana Suriano è assistente alla regia. Angela Grassi è la sarta, prosthetics a cura di Marcella Zito, il montaggio video è di Nicola Galluzzi.